8 Malanni Comuni tipici dell’Estate ☀️
Giornate più lunghe, sole, mare, vacanze…l’estate solitamente porta con sé tante belle cose che ci aiutano a ricaricare le pile dopo tanti mesi di lavoro, studio ed impegni di vario tipo.
Quest’anno poi, i mesi di lockdown hanno aumentato in noi tutti la voglia di stare all’aria aperta e godersi le belle giornate estive.
I benefici dal punto di vista psico-fisico possono però scontrarsi con piccoli inconvenienti o malanni veri e propri, legati alle diverse condizioni climatiche o da comportamenti non corretti.
Ecco i problemi più comuni che possiamo riscontrare durante la bella stagione con i relativi suggerimenti per prevenirli e, nel caso peggiore, a gestirli nel modo migliore.
1. Lesioni cutanee
L’esposizione prolungata al sole può comportare lesioni cutanee che vanno dal semplice eritema od arrossamento della pelle, alla scottatura vera e propria o addirittura all’ustione di 1° grado. Allo stesso tempo si può manifestare un vero e proprio colpo di sole con comparsa di febbre, nausea e cefalea. È consigliato quindi non esporsi al sole nelle ore troppo centrali della giornata o perlomeno proteggersi utilizzando opportune creme solari e con un copricapo.
2. Colpi di calore
I colpi di calore possono manifestarsi anche se non si è esposti direttamente all’azione dei raggi UV, ma quando la temperatura esterna è molto elevata il nostro organismo può non essere in grado di disperdere sufficientemente il calore. Una buona ventilazione associata all’idratazione frequente possono limitare i disagi delle alte temperature.
3. Infezioni
Le infezioni da batteri e funghi (micosi) possono colpire bimbi ma anche adulti in condizioni di ridotta igiene che si possono riscontrare soprattutto in acque o spiagge poco pulite od in piscina. L’Impetigine oppure il “Piede d’atleta” sono fastidi che si possono prevenire usando semplici disinfettanti per le mani o calzando ciabatte nei luoghi comuni. Antibatterici e antimicotici saranno invece da utilizzare in caso di infezione.
4. Malattie gastrointestinali
Infezioni più gravi che possono colpire i turisti che frequentano località esotiche caratterizzate da climi molto caldi sono le malattie gastrointestinali da batteri come lo Staffilococco, la Salmonella, Escherichia Coli o da virus come quello dell’Epatite A. Le conseguenti febbri e stati di disidratazione che si accompagnano a nausea, vomito, diarrea e cefalea possono risultare molto pericolose per cui è sempre buona norma cercare di evitare cibi poco cotti, creme, latticini e uova (molto sensibili al caldo) e di bere acqua esclusivamente da bottiglie sigillate. Le terapie in caso di intossicazione acuta necessitano spesso, in caso di grave disidratazione, anche del ricovero ospedaliero.
5. Punture
Le punture d’insetto, da meduse o da ricci di mare vengono comprensibilmente favorite d’estate dalla maggior esposizione cutanea o dall’immersione nelle acque marine. Le reazioni vanno dal semplice arrossamento cutaneo con gonfiore localizzato e prurito alla comparsa di malessere generale con febbre. Nei casi più gravi, in caso di allergia, si può arrivare allo shock anafilattico. Le terapie in caso di puntura d’insetti comprendono pomate antistaminiche oppure, in caso di febbre, un antipiretico. In caso di shock è fondamentale la somministrazione immediata di adrenalina e l’accesso al Pronto Soccorso. Le punture di Medusa sono spesso molto dolorose e si curano disinfettando la parte colpita e trattandola con impacchi a base di ammoniaca. Gli aculei dei Ricci di mare devono, per quanto possibile, essere estratti per evitare successive reazioni infiammatorie da corpo estraneo.
6. Cervicalgie
Le cervicalgie rappresentano una problematica molto comune nella stagione calda. I sintomi sono diversi e possono includere dolori al collo che possono irradiarsi alle spalle e lungo le braccia, contrattura muscolare dei muscoli del dorso (trapezio soprattutto) con conseguente rigidità dei movimenti della testa, senso di nausea e vertigini.
L’aria condizionata è spesso responsabile di questa condizione. Il getto d’aria corrente diretta sulla pelle provoca infatti una contrattura che irrigidisce tessuti che si erano rilassati con il calore esterno. È consigliato quindi non tenere il climatizzatore acceso ad una temperatura troppo inferiore (6/7 gradi) rispetto alla temperatura esterna. Condizioni simili si creano con l’esposizione a correnti d’aria con capelli bagnati o con pelli sudate. L’acqua potrebbe aumentare la dispersione del calore del corpo con conseguente vasocostrizione e contrattura muscolare.
È importante sottolineare che vengono più facilmente colpiti da questo problema soggetti che presentano già problematiche a livello della colonna cervicale (artrosi, artrite, rettificazione della normale lordosi). Il consiglio è quindi quello di trattare queste condizioni con l’aiuto di un fisioterapista.
7. Colpo della Strega
Il colpo della strega (più correttamente detto “blocco antalgico lombare”) è quello che comunemente viene ad indicare la condizione di contrattura acuta che interessa la parte bassa della schiena dopo uno sforzo importante fatto per sollevare un peso o muovendosi di scatto in condizioni di poco riscaldamento muscolare. Anche in questo caso aria condizionata e pelle umida per il sudore aumentano le probabilità di incorrere in questo problema. Farmaci antinfiammatori e decontratturanti possono risolvere questo stato molto doloroso. L’intervento del fisioterapista può accelerare il processo di ritorno alla normalità.
8. Malanni comuni nello sportivo
L’attività fisica praticata d’estate presuppone attenzioni particolari per lo sportivo e soprattutto chi non si allena con continuità durante il resto dell’anno. Lo sportivo “da spiaggia” va incontro più facilmente ad infortuni sia perché poco allenato e sia perché sottovaluta spesso l’importanza del riscaldamento per preparare le fibre muscolari allo sforzo. Risulta poi importante per tutti un’alimentazione leggera (verdura, frutta, carboidrati facilmente digeribili) associata ad un’idratazione sufficiente a riequilibrare la perdita di sali minerali che avviene con la produzione di sudore legata allo sforzo e alle alte temperature.
Attenzione poi alla sabbia: le corse e i salti che si fanno per i tipici sport da spiaggia (calcio, volley, rugby ma anche i semplici tamburelli o racchettoni) risultano più rischiosi rispetto alle normali condizioni delle altre stagioni. Frequenti sono infatti le distorsioni di caviglia o ginocchio, le lussazioni della spalla e le fratture agli arti inferiori.
In questi casi il ghiaccio o l’immobilizzazione dell’arto infortunato sono i primi interventi consigliati. Successivamente è consigliato l’intervento del fisioterapista, del medico oppure, nel caso di fratture gravi, del chirurgo.