Caviglia e Piede
Ogni giorno, i nostri piedi e le nostre caviglie devono sopportare la forte pressione che deriva dal sostenere tutto il peso corporeo. L’incredibile esigenza che poniamo su di loro è spesso più di quanto possano sopportare
CAVIGLIA
La caviglia è un’articolazione (in medicina denominata Tibio-Tarsica) soggetta a carichi pesanti e movimenti molto ampi e quindi, soprattutto negli sportivi, molto frequentemente sede di infortuni.
Quali sono le cause di dolore alla caviglia?
Il dolore più comune e frequente alla caviglia è la distorsione.
La classica distorsione della caviglia è provocata da un contatto non corretto del piede a terra causato da traumi, veloci cambi di direzione o cadute. In questi casi vengono a mancare i normali rapporti articolari tra le ossa della gamba, la tibia ed il perone, e quelle del piede, soprattutto l’astragalo. Questo movimento anomalo del piede può avvenire verso l’interno e, più raramente, verso l’esterno e può comportare lesioni più o meno gravi dei legamenti di sostegno, che si possono allungare eccessivamente (o stirare) od addirittura strapparsi.
Si possono quindi lamentare lieve dolenzia con un po’ di gonfiore, oppure chiara impossibilità ad appoggiare il piede a terra, con vivo dolore ed edema diffuso.
Altri dolori possono derivare da:
- fratture, che possono limitarsi ad una sola componente ossea (tibia, perone, astragalo) ma anche coinvolgere più strutture
- artrosi
- artropatie come la Gotta
- sindrome del Tunnel Tarsale
- rottura del Tendine d’Achille
Quali sono i sintomi?
Il dolore alla caviglia può essere associato ad altri sintomi, tra cui:
- gonfiore della caviglia
- lividi
- rossore
- intorpidimento o formicolio
- instabilità
- dolore bruciante
- incapacità di pesare sulla caviglia colpita
- rigidità
- debolezza
PIEDE
Il piede è una struttura complessa costituita da 26 ossa, più altre 30 piccole articolazioni e molti muscoli, tendini, legamenti e nervi.
Quali sono le cause di dolore al piede?
I traumi che interessano il piede comportano soprattutto fratture che interessano le numerose ossa che compongono il tarso, il metatarso e le falangi delle dita. Si possono inoltre produrre delle fratture da “stress” in assenza di traumi.
A questo livello la riabilitazione e la rieducazione funzionale successiva all’immobilizzazione attuata per la guarigione delle fratture, assumono un ruolo ancora più importante, considerate le possibili conseguenze di una postura scorretta che il paziente rischia di tenere dopo un lungo periodo senza appoggiare il piede a terra.
Patologie da scarsa vascolarizzazione dovute alla loro posizione “periferica” interessano spesso i piedi come nel diabete.
La compressione del nervo tibiale posteriore a livello della caviglia, produce una condizione analoga a quella che si presenta al polso, la sindrome del tunnel tarsale, che provoca algie, formicolii e quindi deambulazione sofferente e sempre più limitata.
Frequente nei piedi l’insorgere della fascite plantare, l’infiammazione che interessa la pianta del piede dei soggetti che, per sport o per lavoro, calzano scarpe non adatte e sovraccaricano inconsapevolmente questo gruppo muscolare. A causa del cronicizzare di tale condizione di sofferenza si forma una escrescenza di tessuto calcificato sul calcagno detta spina (o sperone calcaneare) che accentua il dolore al carico e anche a riposo.
Quali sono i sintomi?
Nonostante esistano molte cause di dolore al piede, è importante notare che non tutto il dolore ha origine dalle dita o dalla parte anteriore o posteriore di esso, né si sviluppa necessariamente a causa di qualche lesione o trauma in quest’area. Ciò che può sorprendere è che molti tipi di dolore al piede non possono avere nulla a che fare con quest’arto, ma piuttosto può trattarsi di un problema alla parte bassa della schiena.
I sintomi associati al dolore al piede includono:
- gonfiore
- arrossamento
- calore
- insonnia
- scarsa funzionalità nelle attività quotidiane
- zoppia
- disabilità